LAGO_GIOCHIAMOCI

Ciaoooo,
Dopo un lungo mesetto di assenza son tornata, vi siamo mancati????
Quest’oggi vorrei raccontarvi di una mattina in cui Othello mi ha resa la persona più felice della terra..e sapete perché?
Perché finalmente mi ha dimostrato che ha imparato a giocare, contro ogni previsione in cui molti lo davano per spacciato dicendomi frasi del tipo:
“Francesca non ti accanire non a tutti i cani piace giocare, cosa te ne importa è educato ti segue risponde ai comandi cosa te ne frega del gioco….”
Bhè, per me invece il gioco è fondamentale, è la chiave che apre il vero rapporto relazionale con un cane, ogni cane deve aver la possibilità di giocare, deve poter esprimersi attraverso il gioco, insomma per il mio modo di addestrare e preparare i cani da Pet Therapy il gioco è un buon 80% del lavoro e del rapporto, il gioco nel cane costituisce un’attività fondamentale sia nelle prime fasi di sviluppo che nell’età adulta.
Guardate un pò che bel regalo


Attraverso il gioco il cane infatti svolge un’attività piacevole e automotivante ma al contempo migliora le sue capacità di adattamento ai nuovi ambienti e la socializzazione sia verso altri cani sia verso l’uomo ed altri animali.
Il gioco quindi svolge la funzione di apprendimento, divertimento, coesione sociale, adattamento, incentivazione e motivazione, consente la definizione di ruoli e status sociali ed è infine una fondamentale valvola di sfogo.
Il gioco è anche un modo di gestire le esigenze comportamentali degli animali, sia adulti che cuccioli, a partire dal loro bisogno di esercizio fisico e di stimolazione mentale fino ad arrivare a contribuire, attraverso la gestione delle interazioni giocose, al controllo di alcuni aspetti problematici dal punto di vista comportamentale.
Nel cucciolo la propensione al gioco compare già intorno alla terza settimana di vita e man mano che le capacità di coordinazione si sviluppano e si affinano è possibile riconoscere dei tipici comportamenti di sollecitazione al gioco (posizione ad inchino, zampe anteriori piegate, zampe posteriori sollevate e coda in frenetico movimento) che continueranno a manifestarsi anche nel cane adulto.
Il cucciolo giocando con i fratelli apprende fino a che punto può stringere il proprio morso Inibizione del morso senza che essi reagiscano o piangano richiamando l’attenzione della madre che prontamente fa sospendere il gioco sgridando severamente il piccolo “aggressore”.
Oltre all’inibizione del morso il cucciolo apprende, stando insieme alla madre ed ai fratelli, a gestire il suo autocontrollo e la calma e a non esagerare le proprie reazioni.
Pensiamo ora ad Othello, che invece il gioco non lo ha mai visto, come ha vissuto quante cose gli son state private pur di di avere un buon riproduttore.
A mio avviso con il gioco il cane si rilassa e possiamo cosi stabilire un rapporto di fiducia e di complicità, tanto da instaurare una coesione sociale che ci consente di far apprendere al cane dei comportamenti utili.
Se per esempio durante il gioco il cane sovreccitandosi comincia a saltarci addosso o afferra i nostri vestiti sarà sufficiente interrompere ogni attività, diventando passivi di fronte a lui per far sospendere al cane questo comportamento indesiderato, la ripresa da parte nostra del gioco rappresenterà il suo premio per essere riuscito a controllarsi
Attraverso il gioco possiamo dare al nostro cane anche la possibilità di mettere in atto quei comportamenti tipici della specie e più in particolare della razza, che non sempre sono conciliabili con le abitudini e gli stili di vita dei proprietari.

Bisogna variare spesso i giochi:

Fra le possibili soluzioni abbiamo il gioco con la palla, il tira e molla, i giochi di fiuto e i giochi di attivazione mentale.


  • I giochi con la palla insegnano al cane in maniera naturale sia a riportare gli oggetti che a lasciarli, quindi aumentano la fiducia del cane nei confronti del proprietario in quanto sono una espressione palese di scambio reciproco, il cane riporta la palla ed il proprietario felice di rimando gliela rilancia. 



  • I giochi di fiuto….come non farli fare ad un Lagotto?!

Tutti i cani hanno un olfatto molto più sviluppato di quello umano.
Gli esercizi che prevedono l’uso del naso sono particolarmente graditi ai cani, inoltre occupano il loro cervello e stimolano enormemente la concentrazione.
Il vostro cane si appassionerà moltissimo a questo gioco diventando sempre più abile e soddisfatto mano a mano che le difficoltà aumenteranno, e tutto questo darà anche a voi un profondo senso di gratificazione.

  • I giochi di attivazione mentale insegnano al cane che può arrivare alla risoluzione di determinati problemi in modo autonomo ed indipendente dal proprietario, accrescendone l’autostima, senza però perdere l'interesse ed il desiderio di relazionarsi con questo dato che i giochi vengono sempre proposti e sorvegliati dal conduttore. 



Attivazione mentale in Pet Education

Non bisogna pensare, infatti, che fare attivazione mentale possa essere un buon modo per tenere impegnato il nostro cane mentre siamo al lavoro o mentre siamo presi da qualche attività.
Durante lo svolgersi degli esercizi dobbiamo sempre sorvegliare, osservare, studiare e "scoprire" il nostro cane; solo in questo modo questa attività potrà essere davvero utile sia al nostro compagno sia a noi.
L'attivazione mentale fa si che il cane possa migliorare le sue abilità, abituandosi ad utilizzare in modo efficace non solo la bocca ma anche il muso e le zampe, inoltre visto che la risoluzione dei giochi non è così semplice ed istintiva, il cane migliora la fiducia in se stesso e impara a controllare le sue emozioni.

Quindi ricordatevi che il cane a cui viene fornita la possibilità di giocare nel modo corretto, sia da cucciolo che da adulto, è un cane felice, equilibrato, ben socializzato, meglio adattabile e soprattutto meno stressato.

Alla prossima.

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